Con
Fabio e Lia questa rilassante se pur lunga gita alla ricerca dei laghi d' Ovarda.
Poco dopo Lemie abbiamo preso una strada inizialmente asfaltata e poi sterrata
fino a quota 1600 m. Quì vi era un interruzione per lavori di rifacimento
pertanto siamo stati costretti a parcheggiare. Ci siamo incamminati sulla
sterrata fino a superare i 1800 m. senza intravedere nessun sentiero che
portasse verso destra. Siamo ritornati sui nostri passi fino a quota 1800
notando un sentierino che iniziava a destra di un tornante. Poco dopo si
attraversa il rio d'ovarda e subito abbiamo perso il sentiero ( che girava basso
decisamente a destra) così abbiamo guadagnato dislivello puntando al
colletto ben visibile davanti a noi in cui si intravedeva il sentiero. Abbiamo
ravanato per quasi un ora attraversando diverse pietraie. Quando abbiamo trovato
il sentiero non vi è stato nessun problema ad arrivare ai laghi piccolo e Blu.
Bisogna stare attenti solamente ad un tratto di sentiero esposto poco prima di
arrivare al pianoro dei laghi. In questo pianoro sono ben visibili il lago Blu e
lago piccolo. Per vedere il lago grande bisogna andare a sinistra (salendo) e portarsi su
su una quota superiore. Quest'ultimo l'abbiamo potuto vedere tornando indietro e
salendo su una punta più elevata sotto il monte Turlo ( tracce di sentiero e
ometti). Al ritorno nessun problema, sentiero comodo fino alla strada.
Oggi
per aver scelto un itinerario "rilassante" abbiamo cumulato un
dislivello 864 m con uno sviluppo di oltre 13 km.-quota partenza (m):
1800-quota vetta (m): 2300-dislivello complessivo (m):
864-difficoltà: E esposizione prevalente: Sud-Ovest-località
partenza: quota 1800 sulla sterrata per l'alpe d'Ovarda.