Partiti sabato mattina da Castello (pontechianale) verso le 8.30 e alle
11.15 eravamo al bivacco Berardo su ottimo sentiero ma ripido, poi si
prosegue su una pietraia seguendo gli ometti, si scollina e si scende verso il
nostro bivacco delle forciolline ( il Boarelli) e arriviamo poco prima delle
13.00. I posti per noi ci sono perchè siamo arrivati tra i primi poi via via
arriverà altra gente e si riempirà oltre la sua disponibilità tra gli
occupanti c'è anche il famoso tedesco Ralf che domani salirà il viso per la
106^ volta. Ci sistemiamo, vado a fare rifornimento di acqua ad una sorgente a
15 min. sul sentiero che sale verso il viso. Si chiacchiera con la gente che
arriva, gente che scende dal viso soddisfatta tra cui Gabriele che ho conosciuto
anni fa sulla punta sulè con altri due. Si pranza e poi si aspetta che faccia
sera quando arriva anche Marco, Mire ed Ilario che sono le guide del nostro
gruppo che nel frattempo si è composto fino a 14. Tra i nomi che ricordo c'è
Enrico, Enrico, Enrica, Andrea e Luca altri non me li ricordo! Prima di andare a
dormire Marco ci riunisce per fare i gruppi di domani e darci qualche dritta sul
da farsi. Si spera di dormire ma inutilmente, alle 3.30 suona la sveglia, si
mangia qualcosa e alle 4.15 si parte con le frontali. Seguiamo i segni gialli ma
ogni tanto si perdono e ci troviamo spesso a ravanare ma arriviamo lo stesso al
bivacco andreotti verso le 6.30. Ci mettiamo i caschetti, l'imbrago l'avevamo
indossato alla partenza e piccozza in mano per superare poco sopra il nevaio del
sella dove incontro le prime difficoltà a non scivolare ( non abbiamo messo i
ramponi) aiutandomi con la piccozza. Arriviamo quasi all'altezza di punta sella
3380 m quando inizia la parte in cui ci si deve aiutare con le mani, io non mi
sento in forma, il ritmo della gita è per me troppo elevato tanto da non
riuscire nemmeno a fare qualche foto decido così di rinunciare, la sera prima
avevo avuto qualche attacco di crampi non ho dormito, mi preoccupa la discesa e
non voglio rallentare il gruppo!!! Scendo, metto i ramponi per superare il
nevaio e aspetto lunghissime ore fino alle 12.30 al bivacco Andreotti che
ritornassero gli altri felici e contenti per aver fatto la cima. Mentre aspetto
arriva anche l'elisoccorso per portare via in francese che ha preso una pietra
in faccia. Dopo una lunga pausa si scende in ordine sparso fino al bivacco, ci
si prepara per la discesa ci si saluta e con Fulvio ed altri tre decidiamo di
scendere dal vallone delle forciolline mentre gli altri fanno l'anellino
passando dal berardo (il percorso inverso che abbiamo fatto io e Fulvio).
Il vallone delle forciolline è un percorso di guerra, tanta pietraia, passaggi
su rocce lisce e inclinate attrezzate con cavi e catene che mette dura prova le
ginocchia e le gambe ormai stanche, quando finisce la parte ripida inizia un
lunghissimo sentiero fino alla macchina dove siamo arrivati partendo alle 15.15
dal bivacco alle 18.30. Quindi alle 20.30 a casa. Un fine settimana da
dimenticare per me, tanta fatica con zaino pesantissimo oltre 18 chilometri di
sviluppo con 1850 m di dislivello e tanta delusione per non aver finalizzato la
gita con la punta!!!